Dopo la fattura elettronica in arrivo anche lo scontrino elettronico. La rivoluzione fiscale continua!

Se sei un commerciante o un artigiano non puoi non leggere questa news, poiché all’orizzonte ci sono per te importanti novità sul piano fiscale e gestionale.

Nei prossimi mesi dovremo infatti dire addio ai normali scontrini fiscali emessi dai registratori di cassa standard, per dare invece il benvenuto agli scontrini elettronici. Lo sai infatti che entro fine anno tutti gli esercenti di attività di commercio al minuto ed assimilate dovranno dotarsi di registratori di cassa telematici ed effettuare l’invio online degli incassi giornalieri all’Agenzia delle Entrate tramite l’apposito Sistema di Interscambio (SDI)?

MASSIMO BITONCI, SOTTOSEGRETARIO AL MINISTERO DELL’ECONOMIA ANNUNCIA LA PROROGA DELLO SPESOMETRO E DEL ESTEROMETRO 2019:

Scopri con noi le novità salienti…

IMPORTANTE. DA SAPERE!

Nuove scadenze per l’esterometro e lo spesometro 2019 relativi  alle transazioni intercorse rispettivamente nei primi mesi 2019 e nel secondo semestre 2018. Tali adempimenti, originariamente previsti per il 28 febbraio, slittano infatti al 30 aprile 2019. La notizia è stata annunciata proprio dal sottosegretario Bitonci dopo la chiusura di un tavolo tecnico dedicato a risolvere le “criticità relative alla concomitanza delle scadenze fiscali”, come ripetutamente segnalato dagli operatori del settore. Il rinvio degli obblighi fiscali legati all’esterometro ed allo spesometro 2019 è un risultato che va infatti attribuito alle insistenti rimostranze mosse dal CNDCEC (Consiglio Nazionale dei Commercialisti). Si è ora in attesa del DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) che l’ufficializzi la proroga a tutti gli effetti.

Tra mille dubbi e domande, ecco qualche appunto pratico di cui dovresti prendere nota.

Nel nostro blog trovi diversi articoli relativi alla fatturazione elettronica ed ai nuovi obblighi fiscali da essa derivati. Qui vogliamo però porre la tua attenzione su alcuni aspetti particolari di cui forse non hai sentito ancora parlare. Certi di poter esserti utile, diamo quindi il via a questo breve excursus…

Ecco la checking list che aspettavi! Scopri se sei a norma con i nuovi obblighi previsti dal Sistema Fiscale Italiano.

Hai già avuto modo di sperimentare la fatturazione elettronica?
Ti sei già cimentato nell’utilizzo del Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate?

Qualunque sia stato o qualunque sarà il tuo approccio verso questa importante novità nel Sistema Fiscale e imprenditoriale italiano, ci sono degli aspetti che devi assolutamente curare per agire in modo corretto ed evitare eventuali future sanzioni. Un buon inizio è già metà dell’opera!

Fattura elettronica: che confusione! Ecco alcuni spunti utili per uscirne vincenti.

La fatturazione elettronica è diventata obbligatoria da pochi giorni (1° gennaio 2019).
Nonostante ciò, sono ancora molte le aziende ed i professionisti a non essersi adeguati ai nuovi adempimenti fiscali. Alcuni si stanno addirittura ancora chiedendo se sono o meno soggetti all’emissione delle e-fatture, come vengono definite dagli addetti ai lavori.

Infatti, se è vero che la fatturazione elettronica è diventata un obbligo, tecnicamente non lo è per tutti.
In alcuni casi espressamente stabiliti dalle vigenti leggi, l’utilizzo delle fatture cartacee risulta ancora ammissibile. ATTENZIONE PERÒ… facciamo subito chiarezza per non confonderti!

Ad ogni tuo dubbio la giusta risposta. Chiariamo i tuoi interrogativi sulla fatturazione elettronica

Dal 1° gennaio 2019 è scattato l’obbligo di emissione delle fatture elettroniche, di sicuro un punto di svolta fondamentale per il Sistema Fiscale Italiano.
Come tutti i cambiamenti, questa importante novità spaventa e lascia spazio a molte domande, ma noi siamo fermamente convinti che porti con sé anche nuove prospettive e possibilità per le aziende e gli imprenditori.

La fatturazione elettronica può infatti essere vista come un adempimento potenzialmente ostico, oppure come un’opportunità. Se adeguatamente affrontata, questa innovazione offre in realtà diversi vantaggi e può risultare non così complicata al lato pratico.

Dato che numerose sono le domande che riceviamo dai nostri clienti sull’argomento, abbiamo deciso di pubblicare sul nostro blog un ciclo di articoli per fare chiarezza ed offrire anche a te qualche utile spunto. Non perdiamo altro tempo quindi perché anche tu avrai sicuramente molti dubbi ai quali vuoi dare risposta.

La comunicazione del codice destinatario è una possibilità, non un obbligo, offerto dall’Agenzia Entrate per semplificare la ricezione della fattura elettronica. La registrazione del codice destinatario consente di convogliare le fatture presso un indirizzo telematico specifico, che è quello del software al quale ci si affida per la gestione della ricezione delle fatture elettroniche. Il codice destinatario va salvato sull’area “Fatture e Corrispettivi” dedicata, entrando sul sito dell’Agenzia delle Entrate, con le vostre credenziali oppure delegando il vostro commercialista. Tale adempimento deve essere preceduto dalla stipula di un contratto  con una softwarehouse “accreditata” con l’Agenzia delle Entrate.

Era già stata prevista una moratoria sulle sanzioni per i primi sei mesi per i ritardi nell’invio delle fatture che non condizionano i termini di liquidazione dell’IVA.

Il decreto fiscale n. 119/2018 ha modificato i termini di emissione della fattura elettronica ed analogica. A partire dal 1 luglio 2019 la fattura potrà essere emessa entro 10 giorni dall’effettuazione dell’operazione determinata ai sensi dell’art. 6 DPR 633/1972. 

A partire da venerdì 25 maggio 2018 troverà applicazione, in tutti gli Stati membri, il Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation) – che porta con sé diverse novità e ulteriori adempimenti, cui imprese e professionisti devono far fronte in tema di privacy.

Il GDPR armonizza l’applicazione della protezione dei dati personali delle persone fisiche (non anche quelle giuridiche) in tutti i paesi UE, al fine di assicurare la protezione dei diritti e delle libertà delle persone fisiche in maniera equivalente in tutti gli Stati membri e la libera circolazione dei dati, disciplinando i principi e le condizioni per procedere al legittimo trattamento di tali dati.

Canone RAI: chiunque abbia un apparecchio televisivo è tenuto a pagare il canone di abbonamento.

Per apparecchio televisivo si intende “un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente - costruito cioè con tutti i componenti tecnici necessari -  oppure tramite decoder o sintonizzatore esterno” (nota esplicativa n. 28019 del 20 aprile 2016 del Ministero dello Sviluppo Economico).

CHI DEVE PAGARE